Vocabolario dinamico dell'Italiano Moderno

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L'arte è contemporanea. Ovvero l'arte di vedere l'arte

266899
Sgarbi, Vittorio 50 occorrenze
  • 2012
  • Grandi Passaggi Bompiani
  • Milano
  • critica d'arte
  • UNIFI
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acqueforti con le vedute di Vicenza (la Vicenza di Palladio, ma anche la Vicenza del suo bel fiume, il Bacchiglione) ebbi il primo sussulto di chi

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Pallavicina, a Polesine Parmense, vicino a Zibello, l’area del culatello. Sono i culatelli prodotti e destinati ai grandi ristoratori del mondo ma anche a

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contro la guerra, era per una possibile pace, ma soprattutto viveva la condizione di mortificazione, di umiliazione, di mancanza di senso: occorreva

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, ma della bonifica di un intero paese, parzialmente disabitato, con la creazione di stanze che hanno ancora le tracce del fumo sulle pareti, i

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studiare in modo diverso Caravaggio. Quindi la sensibilità di oggi può indurre a meglio capire alcuni artisti di ieri. Ma per tornare all’arte

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. Nicola Samori, ad esempio, è un artista che dipinge quadri degni di interesse, che potrebbero essere copie perfette di Ribera o di Cagnacci, ma che

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riuscirvi. Ma quando l’artista è un vero artista, sia Guttuso oppure Freud, il mercato non può che attestarlo. Quindi, teniamo fermo questo elemento

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[G. D.] Non solo, ma invecchiando è incattivita.

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Gillo, vorrei, però, che ci parlassi di Manlio Malabotta grande collezionista di De Pisis, ma anche di Arturo Nathan, che ci dicessi dei tuoi amici

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bellissime. Ma come dire che non era “contemporaneo”? Eravamo insieme, della stessa generazione, lui del 1911, io del 1910. Io sono ancora qua. Sennonché

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autentica novità dell’arte contemporanea. Certo, ci sono alcuni artisti tedeschi e americani che producono opere importanti, ma non c’è più l’evento

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alle premesse dell’arte contemporanea, che non erano più soltanto Modigliani e Picasso, ma potevano essere anche Soutine, cioè un artista appartato

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quella antica, medievale e moderna; quindi ci sono specialisti dell’arte nei diversi settori e segmenti e secoli e periodi. Ma alcuni non sempre i migliori

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in maniera più misurata Giuliano Briganti, oggi dimenticato, ma ci è riuscito in maniera eccellente, forse sopra tutti, Francesco Arcangeli.

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Arcangeli e trasmesso a noi ma che si trasformava con la tensione delle superfici nella pittura vista dal vero, una tensione non vitrea bensì di corpo che

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sua natura, una cifra universale, cui il critico, l’esegeta, può certo aggiungere l’interpretazione: ma in realtà l’opera d’arte è, e basta. Così come

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fosse un’opera d’arte. E alla domanda di Sordi (“Ma cosa c’entra questo con l’arte?”), il funzionario risponde: Fotogramma da Le vacanze intelligenti

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Cattelan. Tutte cose che, fra teatro e rappresentazione, hanno naturalmente luogo e ragione di essere, ma che non possono essere indicate come unica

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Ma torniamo al film di Sordi, purissima applicazione all’attuale realtà artistica dell’immortale favola dei vestiti nuovi dell’imperatore. Quando il

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ideologico, ma semplicemente cronologico. È questa la forza dell’arte in divenire, che va ritenuta contemporanea non in quanto più o meno sperimentale

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dal Barocco all’Illuminismo. Ma a Costantinopoli il 1454 non sarà stato molto diverso dal 1449, eppure in mezzo c’è il 1453, ossia la caduta dell

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parrà nova cosa né forte, poscia che le cittadi termine hanno. Le vostre cose tutte hanno lor morte, sì come voi; ma celasi in alcuna che dura molto, e

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mangiare, a bere, a dormire, a far l’amore, a parlare di vicende famigliari, e intanto laggiù ma davanti ai nostri occhi morivano

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, lasciando opere. Ma certe opere d’arte hanno una vita infinitamente più lunga di coloro che le hanno create. Una vita che le rende nostre contemporanee

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oggi è nostro contemporaneo. C’è. Tra quaranta, cinquanta, sessant’anni noi saremo scomparsi, ma il Seppellimento esisterà ancora. Continuerà a essere

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loro forza e lealtà, ma anche con la loro capacità comunicativa, tanto che vennero usati per un video pubblicitario per la Calabria, molto criticato

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L’artista è per prima cosa un individuo. Un individuo è un nome, e anche in tempi di democrazia sempre incompiuta, ma certo più ampia e sicura che in

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Van Gogh si avvale di una pittura sgrammaticata, da modesto disegnatore e modesto pittore, ma è un grandissimo artista, poiché per primo stabilisce

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Ed è una luce che agli artisti viene spesso negata. Ma a volte, paradossalmente, la frustrazione che ne deriva diventa moltiplicatore di ispirazione

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Se negli stessi anni gli impressionisti rappresentano quello che si vede, van Gogh rappresenta quello che non si deve vedere ma che, nondimeno, c'è

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scandalo per cui un artista importante ma “pur sempre” moderno costa più di un artista antico, a telefonare all’esperto per chiedergli se non lo

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per nessuno ed è fatto per tutti; e, come terminale di questa libera produzione, ecco che nasce la figura del mercante, al quale spetta il compito — ma

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olandese, ha eseguito poco più di trentacinque dipinti; Antonello, venticinque o ventisei; Giorgione, circa una dozzina. Ma tra gli artisti del passato ve

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grassi. Ecco allora che chiunque è in grado di riconoscere un Botero: Botero fa grassi gli uomini e le donne, ma anche gli alberi, le chitarre, i vasi

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Collezione Fendi per qualche milione di euro. Si può certo discutere l'ubi consistam artistico di installazioni come questa, ma il tema che voglio

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sovvenzionare l’arte contemporanea legata alla mafia del mercato. Ma lo Stato non ha nessun dovere di farlo - anzi, avrebbe il dovere di sottrarsene

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chiara consapevolezza della grandezza di questi due artisti, e devo esserne riconoscente a Gianfranco Bruno. Ma delle tante sorprese ed emozioni di quella

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Non sapevo nulla di quell’artista, ma fui subito convinto dell’incomparabilità della sua presenza in un mondo artistico dominato da necrofili e

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artisti delle nostre stagioni dal Medioevo al Settecento; ma anche di non essere stato a sufficienza nelle altre metropoli, da Parigi a New York

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un artista che non vuole allontanarsi dai volti e dai corpi delle persone conosciute, così come dagli spazi frequentati e abitati della sua città: ma

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di una rappresentazione teatrale, di una scenografia per una messa in scena di Ionesco affidata a un regista spericolato ma totalmente incapace di

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di sensibilità, di emotività che si scarica per il primo nel colore e per il secondo nella rigorosa razionalità della composizione, ma dove l

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ottocentesco: può ancora far sopravvivere le tecniche e la sensibilità di un’epoca trascorsa, ma prima o poi, se non ha una tensione formidabile, se non

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come Federico Bonaldi, Carlo Guarienti o Velasco Vitali. Ma non possiamo non accorgerci che le opere d’arte odierne sono i video, e che Picasso è

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resistano è bene - ma per cinque, sei, massimo dieci anni: immaginare il Cubismo che dura trent’anni sarebbe imbarazzante, idem per il primo Futurismo

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Sempre a Milano, nel corso degli anni, e ben prima dell’ultimo decennio, ma ancora nell’ultimo decennio, si era definita un’idea di pittura che, per

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significato, ma anzi riporta a due momenti formidabili della civiltà artistica.

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Perché Cappella Sistina? Non che la qualità degli artisti consentisse un confronto così azzardato, ma perché, se noi pensiamo all’arte contemporanea

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, all’Arsenale, ma anche di “padiglioni” radicati e stratificati per anni in un luogo.

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Non ho dunque scelto Librino o il Leoncavallo per ragioni politiche ma, provocatoriamente, proprio per questa caratteristica di “Cappelle Sistina

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